Renato Zero: Nuovo album “Amo” nell’intervista al Tg1 “Abbiamo bisogno di prenderci per mano”

Musica news vip 2013 – Sulla copertina del nuovo albumAmo” Capitolo 1 di Renato Zero spicca in rosso un sigillo in ceralacca. «Perché questo è un lavoro definitivo», spiega durante una recente intervista il cantautore romano a proposito del suo ultimo lavoro in uscita il 12 marzo. «Credo di aver fatto un gran disco. Per realizzarlo siamo stati anche all’estero». L’amore come stile di vita è il perno attorno al quale ruota l’intero album. «Non dobbiamo chiamare amore qualsiasi strofinamento o desiderio di rifugio nell’altro. Si può associare questo sentimento anche a un amico. Se si canta bene, l’amore si può insegnare. E può contaminare». Amore anche per chi non c’è più. «Angelina è una canzone dedicata alla mia portinaia, che col suo sorriso ha curato i giorni bui della mia adolescenza. Lu è per Lucio Dalla. Lo ricordo, tanti anni fa, alla RCA: con una moneta sulla fronte e un’arancia in testa faceva su e giù con l’ascensore. E poi Un’apertura d’ali di Giancarlo Bigazzi. Non avevo mai cantato niente di suo. Un giorno la moglie mi ha chiamato per dirmi che ora toccava a me e così ho indossato questo bellissimo brano».

Renato Zero: Amo nuovo album 2013
Renato Zero: Nuovo album 2013 Amo capitolo 1 foto

E sul Capitolo 2 di questo disco, già pronto, vi sarà un pezzo con le musiche di Armando Trovajoli: «Mentre mangiavamo il bollito preparato da sua moglie Maria Paola, lui mi disse: “A Renatì, che t’incazzi se ti scrivo un pezzo?”. Ovviamente ne fui onorato». Per presentare Amo, Renato Zero è tornato sul luogo del delitto, il leggendario Piper di Roma, dove nacque la sua carriera. «Qui accadde di tutto. Si giocava ad esistere e a tentare l’impossibile. Se cercate un’università, venite qui».
È un Renato Zero insolitamente sobrio quello che parla: «Per taluni la trasgressione è diventata un mestiere. A Sanremo 1991, con Spalle al muro mi è stata offerta la possibilità di cantare la vecchiaia. Cosa avrei dovuto fare? Per interpretarla avrei potuto trasformarmi in un vecchio. Invece ho deciso di smettere con i travestimenti». A far seguito all’uscita del disco, dal 27 aprile, un mese di residenza con il Tour al Palalottomatica di Roma, una serie di concerti per i quali i biglietti vanno a ruba. «L’età avanza. Sono in un momento in cui sento l’esigenza di stare sul palco e ritrovare il pubblico. La Carrà mi voleva per The Voice. Ma quando mi hanno detto che in quella trasmissione ci avrei dovuto svernare, mi sono tirato indietro. Io ho ancora voglia di cantare».
Nell’intervista di ieri 8 marzo 2013 alla domanda di Vincenzo Mollica per il Tg1 “Qual’è la cosa di cui abbiamo più bisogno oggi?” lui risponde: “Di prenderci per mano“.

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