Isabella Biffi in arte “Isabeau” su Gente Vip: “Sviluppiamo amore anche dove sembra impossibile”

Isabella Biffi, in arte Isabeau, è stata la regista dello spettacolo in scena in questi mesi a Milano “L’amore vincerà”. La passione per la regia è stata accorpata a scopi sociali ben definiti, lo spettacolo infatti coinvolge ben 30 detenuti della Casa di reclusione di Milano che hanno affiancato il corpo di artisti. Nel 2006 Isabella Biffi in collaborazione con il Dr. Giacinto Siciliano, Direttore della Casa di Reclusione Milano Opera, decide di dare vita al progetto “Laboratorio del musical” che prevedeva un teatro all’interno del plesso di reclusione sorvegliato dagli Agenti di Polizia Penitenziaria, al fine di sostenere i detenuti nella scoperta dei sentimenti, delle emozioni e dei valori umani. Diverse le opere che dalla penna di Isabeau hanno calcato il palcoscenico: Blanca (2005), Merry Christmas (2007), “I 10 MONDI” (2007/2008), Siddharta (2012) fino ad arrivare all’attuale “L’amore vincerà”. Isabeau intervista esclusiva su Gente Vip.

Isabella Biffi intervista esclusiva a Gente Vip
Isabella Biffi intervista esclusiva a Gente Vip

La regista Isabeau su Gente Vip: “l’arte ha il potere di creare una grande trasformazione nell’uomo”

Isabella Biffi, come nasce l’idea di dare voce ai detenuti?
Non avrei mai immaginato di entrare in un carcere di alta sicurezza per un corso di canto, nè tantomeno è stata una scelta. Diciamo che mi ci sono ritrovata e se nulla è un caso oggi comprendo anche il perché. Fu con Don Mazzi che nel 2005, invece di andare a Sanremo come ospiti per cantare una canzone inerente alla problematica droga, ci trovammo invece a San Vittore a cantare e parlare agli stessi boss dello spaccio. San Vittore, d’altra parte disse Don Mazzi sempre un santo è. E chiaramente scoppiai a ridere.

“L’amore vincerà” è a sfondo sociale. Quanto il teatro è in grado di comunicare soprattutto in ambito sociale?
Più facevo attività in carcere e non con i detenuti cosiddetti “comuni” ma di alta Sicurezza e più mi rendevo conto come l’arte ha il potere di creare una grande trasformazione nell’uomo. I primi anni sono stati i più difficili, poi il gruppo cominciava veramente a realizzare una grande rivoluzione umana interiore e quindi le prime grandi soddisfazioni. Parlare d’amore e trasformare il loro veleno in medicina è stata la cosa più difficile, ma vedere il loro cambiamento è oggi la cosa più gratificante. Sentire parlare da loro di amore e di trasformazione è un successo credo “unico”. Parliamo di ex mafiosi che oggi tengono a comunicare come il cuore dell’essere umano può cambiare e l’amore resta sempre al centro.

Tre appuntamenti nel mese di giugno per “L’amore vincerà”. Come ha reagito il pubblico di fronte all’iniziativa?
Non è mai facile organizzare questo tipo di spettacoli in esterna perché la maggior parte della gente è dubbiosa è diffidente al cambiamento di certi soggetti come i detenuti. Credo sia la cosa più difficile da trattare la “problematica detenuti” ma quando tutti insieme riusciremo a non mettere più giudizio e ad essere convinti che insieme possiamo costruire una società migliore, allora avremo fatto passi da gigante. Sono certa che è il cuore che dovremmo cambiare, sforzarci di sviluppare un cuore puro senza pregiudizio. Ad ora sì, è ancora molto difficile, ma noi ci proviamo e a volte i risultati sono inimmaginabili. D’altra parte è quello che ci stanno chiedendo tutti i maestri di pace al mondo. “Sviluppiamo amore anche laddove sembra impossibile”. Devo dire che alla fine il pubblico presente agli spettacoli ne è sempre uscito con soddisfazione, con una lacrima di grande emozione. Uno pensa di venire a vedere un detenuti, un saggio o uno spettacolo da oratorio e invece vede dei professionisti e allora capisci meglio che “si può’ fare”, ovvero si può creare il cambiamento perché l’uomo in sé ha delle potenzialità incredibili, dipende in che direzione le sviluppiamo.

Quali sono state le difficoltà maggiori nell’organizzazione e realizzazione del progetto?
Le difficoltà sono sempre legate ai “soldini”, perché anche per fare queste cose meravigliose purtroppo ci vogliono. Fino ad ora ci siamo sempre autofinanziati, ma credo sia sempre più difficile. In maniera concreta di risultati a oggi ne abbiamo portati tanti, alcuni non conoscevano nemmeno la realtà di questo laboratorio. Piano piano ci stiamo facendo conoscere e mi aspetto prossimamente degli aiuti da parte delle istituzioni, perché “insieme possiamo”. D’altra parte si sa che quando fai del bene viaggi sempre come una lumaca e se fai male spesso viaggi su di un Ferrari, ma noi siamo quelli del secondo tempo e speriamo che un giorno anche il “bene” possa viaggiare più velocemente. Chissà…

Enti, Expo ed Entusiasmo sono stati gli ingredienti principali per dare vita al concerto. Quanto lavoro richiede la realizzazione di uno spettacolo?
Ormai non so più quanto richieda la realizzazione di uno spettacolo perché il laboratorio è sempre attivo tre giorni alla settimana e spesso mi ritrovo a casa a lavorare su musiche, copioni e tanto altro. Insomma, è’ proprio un vero lavoro che richiede tempo, dedizione, cuore e passione. Ho scelto di abbandonare una parte del mio lavoro per dedicarmi a questa missione. Mi fa sentire bene, contributiva ad una società che spesso non lascia spazio per nessuno, ma c’è bisogno invece di prendersi cura delle persone che stanno peggio, altrimenti finiremo tutti a pensare al nostro piccolo orticello, che non rende assolutamente felici. Certo, tante volte mi viene da urlare. Aiutooooo, a volte piango, a volte mi sento sola, vorrei fare di più e allora…. Prego. E tutto si muove in una direzione positiva.

A quali progetti futuri stai lavorando?
Tutti gli anni dico ” scrivo questo spettacolo, sarà  l’ultimo” poi basta! Beh! A ora ne abbiamo messi in scena tanti dai “i 10 mondi Musical”, “Merry Christmass”, “la luna sulla capitale Musical”, il piccolo grande capolavoro licenziato in America ma nato in carcere “Siddharta” e infine forse quello più semplice “l’amore vincerà” per la pace nel mondo. Il prossimo? Non so, forse è arrivato il momento di raccontare in musical la nostra Storia, quella mia e dei detenuti insieme e intitolarlo magari “la rivoluzione Umana”, perché è questo che si tratta. Crescere insieme per diventare individui migliori. Chissà, a proposito di questo, in America vorrebbero farci un film su questo. Chissà… Certo che sono sempre avanti questi americani. Vi abbraccio e vi aspettiamo tutti all’Ariston di Sanremo con l’Amore vincerà…. Non mancare anche tu. Buona pace a tutti. Isabeau

Credito foto: New Celebrity Rossana e Alessia

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