Adalberto Vanoni, Hair: “Ora devo pensare alla mia creatività e ricerca”

Nato a Mantova, Adalberto Vanoni sviluppa le proprie doti artistiche quando si iscrive all’istituto d’arte della propria città. Trascinato dalla passione e dall’inesauribile vena creativa inizia a collaborare con l’azienda Aldo Coppola, prima come freelance, poi come responsabile dell’hairstyle di numerose sfilate. Dalla moda alle acconciature, Adalberto, abbraccia tutte le forme d’arte facendone delle vere e proprie opere d’arte. Ha affiancato Charity Cheah nella prima edizione del talent “Hair – sfida all’ultimo taglio” , vinta da Consuelo Stoto. Conosciamolo meglio.

Adalberto Vanoni Hair: intervista esclusiva a GenteVip
Adalberto Vanoni giudice Hair: intervista esclusiva a GenteVip

Adalberto Vanoni: “Maurizio… il concorrente di Hair che si avvicina di più al mio pensiero”

“Nell’arte vivono le radici di tutto ciò che si può creare”. Quando ha inizio l’inesauribile passione di Adalberto Vanoni? 
Sono nato con il pallino della creatività che si è affinata con il tempo prendendo vita dall’istituto d’arte, che ho frequentato da giovane, fino poi alla moda, del passato e dei giorni nostri, come direttore artistico di Aldo Coppola.

Tutto può essere tramutato in arte, basta un po’ di creatività, qual è stata la sfida più difficile da affrontare?
Ogni progetto ideato ex novo è una sfida continua ma la difficoltà, per questo, è stata ideare e realizzare i personaggi per un noto marchio di caffè rendendoli più veri possibile con capelli “parrucche”.

Come hai accolto l’esperienza nell’azienda di Aldo Coppola? Avresti mai immaginato di arrivare così lontano con la sola passione dell’arte?
L’esperienza con Aldo Coppola è una favolosa collaborazione che dura da 36 anni. Quando si fa arte non si pensa al passato perché ogni giorno è una scoperta fantastica, penso di essere sempre allo stesso punto.

Abbiamo visto ad “Hair” un simpatico ma pungente e minuzioso Adalberto, sono caratteristiche che ti appartengono anche nella vita?
Quello che avete visto è il vero Adalberto di ogni giorno.

Che rapporto hai maturato con i colleghi Charity Cheah e Costantino della Gherardesca?
Rapporti di scambio professionale, un grande feeling di divertimento serio.

Quali caratteristiche deve avere per te l’acconciatore ideale?
Deve essere tecnicamente preparato, tanta fantasia, conoscenza della storia del costume e tanto amore.

Tra i concorrenti della prima edizione di Hair hai un preferito?
Tutti personaggi interessanti ma Maurizio si avvicina di più al mio pensiero.

La prima edizione del programma ha avuto un discreto successo. Quali sono secondo te i punti del format da migliorare ?
Potrei porre dei miglioramenti a me stesso ampliando le mie critiche delle acconciature, ma nel format lascio agli autori, al regista e a tutti i collaboratori il loro lavoro, ognuno si deve occupare del proprio..

Qual è stata la prova fondamentale per comprendere l’abilità dei concorrenti?
Tutte le prove erano necessarie.

Consuelo Stoto ha battuto i colleghi, in particolare il quotatissimo Agostino, come mai questa scelta?
Agostino è tecnicamente preparato ma nell’acconciatura troppo accademico, non traspariva la creatività. Consuelo, creatività pura, articolata, interessante, la tecnica la imparerà in un’ottima scuola.

Dopo “Hair – sfida all’ultimo taglio”, quali progetti futuri coinvolgeranno Adalberto Vanoni? 
Ora devo pensare alla mia creatività e ricerca, non devo dimenticare che sono un creativo e creatore di tendenze.

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