Il mito di Marilyn Monroe rivive attraverso gli scatti di George Barris

Oggi avrebbe avuto 88 anni Norma Jean (Mortenson) che nel 1946 per contratto con la Fox cambiò il suo nome in Marilyn Monroe. Nella notte del 5 agosto del 1962 fu trovata morta a Los Angeles, e dopo 52 anni, nessuno sa cosa successe veramente quella notte. Il mito di Marilyn resiste nel tempo e più volte è stata omaggiata nell’arte. A Senigallia in provincia di Ancona la Galleria Ono Arte Contemporanea all’interno della Rocca Roveresca,  fino al 31 agosto 2014, ospita la mostra fotografica: “Marilyn In White”.  Si compone di 30 scatti fotografici del fotografo George Barris, l’ultimo fotografo professionista  che la fotografò prima della prematura scomparsa.

Marilyn Monroe, la mostra fotografica di George Barris alla Galleria Ono Arte Contemporanea di Senigallia
Marilyn Monroe, la mostra fotografica di George Barris alla Galleria Ono Arte Contemporanea di Senigallia

Il mito di Marlyn si afferma con i film Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde, Come sposare un milionario, Quando la moglie e’ in vacanza, Fermata d’autobus, A qualcuno piace caldo, ma negli scatti di Harris del 1962 vediamo una Marilyn meno diva, più sincera  e comunque bellissima. George Barris, che iniziò la sua carriera di fotografo nell’esercito, si fece notare da importanti editori fino ad approdare a Life, Cosmopolitan ed altri. Nella sua carriera ha fotografato personaggi del calibro di Marlon Brando, John Wayne, Elisabeth Taylor fino a Marilnyn Monroe che ha conosciuto nel 1954 a New York della quale divenne un caro amico.

Gli scatti “professionali” datati 13 luglio 1962 sono quindi gli ultimi che abbiamo di una Marilyn Monroe sensuale, giocosa, sbarazzina, ma c’è anche il leggendario scatto datato 1954 in cui viene fotografata con il famosissimo abito bianco.

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