Gossip, Vittorio Sgarbi replica dopo il polverone mediatico

Vittorio Sgarbi replica dopo il gossip per la foto postata su Facebook. Sono passate solo 24 ore dal polverone suscitato dalla pubblicazione di una fotografia del critico Vittorio Sgarbi il quale aveva postato una fotografia che lo ritraeva senza abiti, disteso su un divano di una camera d’hotel.

Vittorio Sgarbi si trovava a Padova dove ha  presentato la mostra sul San Lorenzo di Donatello. L’immagine in questione non è piaciuta al pubblico e da subito è stata presa di forza dai media per evidenziare lo scoop tralasciando di fatto il perché il critico fosse in quella città d’arte. Silenzioso all’inizio, Vittorio Sgarbi ha forse ripensato al suo silenzio anche perché l’immagine portava giusto imbarazzo a personalità che lo avevano invitato per la sua grandezza culturale, come lo stesso sindaco Massimo Bitonci, che l’ha voluto come consulente per la cultura in città, rimasto non poco imbarazzato dalla performance del critico.

Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi

Forse una provocazione, forse un attimo di pura follia per una visuale mediatica, ma il silenzio del critico più odiato-amato d’Italia non aiutava di certo a calmare gli animi. Oggi invece Vittorio Sgarbi torna sull’argomento per dare una tirata d’orecchi a chi di dovere e per far tornare l’attenzione su cose più importanti. Sgarbi si ripresenta al pubblico nella sua pagina facebook con questo post:

“Nel giorno in cui un Donatello (il «San Lorenzo», un busto in terracotta) dopo oltre un secolo ritorna in Italia, in una mostra (da me curata) al palazzo della Ragione di Padova, giornali e siti web, piuttosto che raccontarlo, si sono occupati di una mia foto, nudo. Peraltro riportando circostanze e dettagli letteralmente inventati. La foto risale a 3 mesi fa, ed è stata realizzata all’Hotel Bristol di Genova. L’ho pubblicata per dimostrare come i temi seri non trovano spazio sui giornali, mentre il gossip o lo scandalo di un nudo, diventano virali. In definitiva, il Donatello c’è, il mio uccello no”. Precisi anche i tag della dichiarazione: #giornalismo#moralisti.

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