Elisabetta Canalis a Radio2: “Sì, sono una milfona”

Gossip – Dopo l’intervista a Verissimo, non totalmente apprezzata da tutti i fan per cause che molti imputano a Silvia Toffanin, Elisabetta Canalis ha avuto modo di rilasciare qualche dichiarazione anche alla radio. Chiamata in causa da Radio2, infatti, ha giocato con ironia sul suo essere ormai una “milf”, dando ennesima prova del suo senso dell’umorismo e della sua voglia di scherzare con il pubblico.

Interpellata dal programma “I Sociopatici”, Elisabetta Canalis ha risposto così a Fabrizio Biggio, che le ha detto “Non per età o per aspetto, ma perché hai un figlio sei una Milf“: “Io rientro totalmente nella categoria milf, mi sembra. Poi in realtà non è vero! Nella vita non è vero perché le milf vanno con i ragazzi e mio marito invece ha 11 anni più di me!“. I conduttori hanno poi aggiunto: “Però tu per i ragazzini sei la più bella milf di tutte” ed Elisabetta ha concluso scherzando: Sì, sono una milfona… No vabbè! Ce ne sono altre, molte altre. Però dai, prendiamolo come un complimento“.

Elisabetta Canalis: “La mia politica è stata sempre comunicare quello che faccio”

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Elisabetta Canalis

E lo era, perché Elisabetta è sempre raggiante e in forma anche dopo la prima gravidanza. Lo dimostrano i suoi aggiornamenti su Instagram, che spesso immortalano proprio i suoi esercizi fisici. In merito all’uso dei social network, la Canalis si è espressa in questo modo durante il programma: “Gli americani sono più sociopatici degli italiani. Quello che temo è che adesso vada troppo un social media che non amo, Snapchat. Anche io avevo fatto un profilo Snapchat, ma c’era gente strana, anche che conoscevo, che mi contattava. Ho chiuso il profilo“. Per quanto riguarda invece i suoi canali di comunicazione prediletta sappiamo che si tratta di Twitter e Instagram che lei usa anche per promuovere la sua attività di collaborazione con l’Unicef. L’ex Velina ha detto: “Non ho grandi pretese, la mia politica è stata sempre comunicare quello che faccio. Ho notato che le persone a cui mi rivolgo si sensibilizzano e a volte mi ringraziano“.

 

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