Ballando con le stelle 2014: Andrew Howe meritava la vittoria, la retorica buonista ha vinto contro il merito

Sicuramente Giusy Versace, vincitrice della decima edizione di Ballando con le stelle, ha dimostrato, in tutte le dieci puntate della trasmissione di Rai Uno condotta da Milly Carlucci, la sua bravura, la tenacia e la forza di volontà ma c’è chi pensa, come noi, che questa vittoria non sia, professionalmente, meritatissima e che il primo posto sarebbe spettato ad Andrew Howe. Durante la trasmissione abbiamo assistito ad un’agguerrita Selvaggia Lucarelli, protagonista di un acceso litigio con Carolyn Smith. “Tu di danza non capisci niente” – sono state le parole della giudice di Ballando che ha poi agggiunto: “C’è un motivo per il quale io sono qui e tu sei lì, ed è che io capisco di danza e tu no“. Selvaggia non si lascia intimorire: “Ma cosa c’entra? Anche in giuria c’è Fabio Canino che non s’intende di ballo!

Ballando con le stelle 10: Andrew Howe doveva essere il vincitore
Ballando con le stelle 10: Andrew Howe doveva essere il vincitore

Ballando con le stelle 2014: Andrew Howe non meritava il secondo posto, non si mortifica il talento!

Andrew Howe questa mattina su Instagram ha così commentato il suo secondo posto a Ballando: “Al di là di tutto sono contento del mio percorso e se avessi dovuto scegliere con chi perdere avrei scelto sicuramente @GiusiVersace per i valori che ha portato a tutti noi. Grazie a tutti per avermi votato e supportato grazie di cuore.”

Su Facebook lo sfogo di Selvaggia Lucarelli:

Certo, e’ un gioco. Non e’ che questa cosa non l’abbia bene a mente. Ballando con le stelle e’ un gioco. Ora però, sarà che scrivo questa cosa a caldo, mi dovete perdonare il fervore. Andrew Howe era il più bravo concorrente mai approdato a Ballando. E pure se non conta nulla in una gara, aggiungo che e’ un ragazzo educatissimo e simpatico anche fuori. Giusy e’ una meravigliosa donna. Ballava anche benissimo. La finale se l’e’ guadagnata col ballo, non con la sua storia. E il secondo posto ci stava tutto. Era merito. Il primo e’ retorica. E mi spiace perché la retorica buonista ha vinto contro il merito, assoluto, di Andrew. Io per questo vizio tutto italiano di mortificare il talento ci divento matta. Per quello mi sono irritata con la giuria. Perché che la gente voti alla cazzo ci sta pure, ma in una finale tu, almeno tu che hai una paletta in mano, il talento lo devi premiare. Nel corso del gioco ci sta pure sparigliare le carte, ma in finale NO. E comunque mi spiace pure per Giusy, perché alla fine col secondo posto sarebbe stato l’idolo assoluto che merita di essere, col primo e’ tutto un “eh ma Andrew era più bravo”. Ecco. La verità è che Giusy ha vinto nella vita, Berruti ha vinto fuori, Andrew ha vinto li’ dentro. E buonanotte“.

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