Sofia Loren madrina di Damiani, al cocktail anche Valeria Marini e Francesca Pascale

Traffico in tilt e grande folla a Roma davanti alla Boutique di Damiani in Via Condotti per salutare Sophia Loren madrina in occasione della riapertura del negozio. Arriva a bordo di una Bentley, tutta di rosso vestita. Tailleur pantalone, stivaletti, borsa, capelli lunghi, collana con crocifisso, bracciale, anello e orecchini di diamanti. L’evento è iniziato in mattinata con una conferenza stampa e si è concluso, in serata, con un cocktail per 180 selezionati ospiti rappresentando anche la prima tappa del tour che nel 2014 festeggerà i 90 anni di storia Damiani.

Sofia Loren Via Condotti testimonial di Damiani gioielli
Sofia Loren inaugurazione Damiani folla in delirio per l’attrice

Viene mostrata la collezione “Sophia Loren Masperpiece“, vendutissima e a cui l’attrice collabora con scelte personali. Vengono esibiti i novanta pezzi, solo 9 riproduzioni in vendita per ogni monile e uno per l’archivio, ispirati ai nove decenni del brand. Rielaborazioni-capolavoro prese dall’archivio, percorrono dagli Anni 20 a oggi. In mostra gioie più “facili” o mega diamanti che valgono sette milioni di euro.
Tra gli ospiti Ana Caterina Morariu, Valentina Corti, Eliana Miglio, Valeria Marini, Francesca Pascale e l’ambasciatore del Giappone Masaharu Kohno e signora.
«Il cinema? È una battaglia. Ma… io vinco spesso. Invito le giovani leve a ripetere: devo farcela». Sofia Loren durante l’intervista lo dice con dolce cadenza napoletana e sorriso da eterna scugnizza. Chi urla il nome della diva, chi chiede autografi, chi cerca di toccarla. «I gioielli? Una cosa meravigliosa. Ho in mente tutti quelli che mi ha regalato mio marito. E se non sono preziosi, ricordano per sempre momenti d’amore». Cosa le ha donato Carlo Ponti in occasione dell’Oscar? «Niente gioielli. Ma è da mio marito che è venuto il dono più grande: ha prodotto il film “La Ciociara” che mi ha fatto vincere la statuetta». Un gioiello legato a un film? «Nell’Oro di Napoli ero una donna sposata e infedele. La fede finiva in una pizza e spariva». Ride. Parla del figlio Edoardo Ponti con cui ha girato il film “La voce umana” liberamente ispirato al lavoro di Cocteau. Presto in uscita. «Lo vogliono a molti festival. Con mio figlio? Ho girato benissimo. Ma i bei ruoli non sono tanti. Sono esigente».

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