Mostra di Kenro Izu “Territori dello spirito” al Foro Boario di Modena

Si inaugura venerdì 12 settembre a Modena alle h.19.00 l’attesa Mostra di Kenro Izu: “Territori dello spirito” curata da  Filippo Maggia che è stato promotore di numerosi progetti a sostegno della fotografia italiana e internazionale e curatore di importanti collezioni fotografiche e prodotta dalla Fondazione Fotografia Modena di cui è direttore. Seguirà, in data 13 settembre, un incontro con l’autore presso la Sala conferenze del Foro Boario in cui l’artista presenterà il suo personale percorso, raccontando i viaggi e la ricerca artistica che lo hanno portato a realizzare i lavori in mostra.

 I Territori dello spirito di Kenro Izu in mostra al Foro Boario di Modena dal 12 settembre 2014 all'11 gennaio 2015
I Territori dello spirito di Kenro Izu in mostra al Foro Boario di Modena dal 12 settembre 2014 all’11 gennaio 2015

Kenro Izu (1949, Osaka) inizia a fotografare negli anni Settanta, completando la sua formazione presso la Nihon University di Tokyo. Nel 1970 si trasferisce a New York, dove tuttora vive e lavora. Le sue opere sono state presentate in occasione di numerose mostre personali e collettive, organizzate presso il Rubin Museum of Art, New York (2004), il Tokyo Metropolitan Teien Art Museum (2005), l’Art Museum, University of Kentucky di Lexington (2007), il Detroit Institute of Art, il Kiyosato Museum of Photographic Art di Yamanashi, in Giappone (2008), il Museum of Photographic Arts, San Diego (2009).

La raffinata ricerca artistica di Kenro Izu è al centro della mostra interamente dedicata al lungo lavoro che ha condotto esplorando i più importanti luoghi sacri del mondo: dalle Piramidi dell’Egitto alle antiche pietre dello Stonehenge, dalla città di Angkor in Cambogia ai templi buddisti di India e Indonesia, dal deserto della Siria alle alte vette del Tibet.
Affascinato dalla sublime bellezza delle vestigia antiche e dal profondo senso di caducità che sono in grado di trasmettere, Izu individua nel recupero di stili e tecniche tipici della fotografia ottocentesca il mezzo più adatto per imprimere le atmosfere mistiche dei luoghi incontrati.

La mostra sarà visitabile fino all’11 gennaio 2015.

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