Cinema news – E’ in arrivo l’ultimo lavoro di Brad Pitt che vedremo al cinema dal 27 giugno. World War Z, questo è il titolo del film apocalittico, una visione terrificante di un mondo ai confini con il totale sterminio dell’umanità. La sceneggiatura della pellicola interpretata da Brad Pitt, che ne è anche produttore, è stata tratta dal romanzo del 2006 “La guerra mondiale degli zombie” di Max Brook.
La trama imperniata sul catastrofico scenario immaginato da Brook, ruota attorno ad un’epidemia misteriosa e devastante che, invadendo tutto il pianeta, causa a chi è stato infettato la trasformazione in zombie. Immagini davvero impressionanti, letteralmente maree di “infetti” che si avventano a uomini e donne ancora sani, città devastate nella surreale atmosfera alla “Guerra dei mondi”. Brad Pitt interpreta l’ex impiegato delle Nazioni Unite Gerry Lane, a quanto pare esperto d’infezioni, che trovandosi di fronte alla terribile realtà che minaccia l’estinzione dell’intera umanità, è costretto a fare una scelta difficilissima. Salvare la sua famiglia o trovare le origini del terribile virus che trasforma le persone in terrificanti cannibali? Ovviamente il bel Brad sceglierà l’opzione “eroe” e, mentre l’infezione si allarga a macchia d’olio in tutto il pianeta, partirà per una corsa contro il tempo, atta a rintracciare il “paziente zero” che ha scatenato la pandemia.
Durante un’intervista sul film Brad Pitt confida: “Questi zombie fanno paura come l’inferno, e la riuscita del film credo faccia leva su molti fattori. Ma soprattutto è un passatempo estivo e, francamente, è una cosa che volevo fare per i miei figli“. Per chi pensa che il film sia solo un ennesimo polpettone, a base di creature mostruose e interiora, il regista Marc Forster tiene a precisare che la sceneggiatura è stata studiata in modo da rendere la storia realistica. L’apocalisse mondiale che si diffonde tramite gli “Zombie”, è stata messa in scena in modo tale da far credere che l’ipotesi non è poi così discostante, da ciò che potrebbe avvenire realmente. “Nessuno è esente, ognuno è un bersaglio. Questo è quello che accade nel film, così come nella vita reale“, queste le parole del regista.