Robin Williams e il testamento: tutti i diritti d’immagine vanno alla Windfall Foundation

Dopo il suicidio avvenuto nell’Agosto 2014, si torna a parlare di Robin Williams per l’apertura del testamento che ha destato non pochi problemi e dispiaceri alla famiglia dell’attore. Anche questa volta però il desiderio di fare del bene e di condividere la sua fortuna con gli altri hanno prevalso, e così non stupiscono le condizioni stabilite nel suo testamento: a quanto si legge infatti l’attore ha stabilito che tutti i suoi diritti di immagini siano di proprietà intellettuale della Windfall Foundation, fondazione attiva nel sociale e creato appositamente dai suoi legali, che ne godrà fino all’11 Agosto 2039, partecipando attivamente a sostenere le cause importanti lanciate da associazioni come “Medici senza Frontiere” e “Make a Wish”. Si tratta di un testamento mai fatto prima dal momento che tratta i diritti di immagine come beni materiali, e che li rende quindi come un lascito intoccabile per 25 anni.

Robin Williams testamento: diritti di immagine ad un ente benefico
Robin Williams testamento: diritti di immagine ad un ente benefico

Testamento di Robin Williams: un lascito intoccabile per 25 anni

A rivelare tutti i dettagli è stato The Hollywood Reporter, che non solo ha spiegato tutti i voleri dell’attori ma non ha mancato di sottolineare le cause legali che da un po’ vanno avanti all’interno della famiglia dell’attore generando un grande scompiglio. A San Francisco infatti si sta scatenando da un bel po’ una querelle legale che non sembra essere destinata a risolversi subito: ancora oggi infatti la faccenda si sta concentrando sui ricordi dell’attore, abiti di scena e oggetti che a detta di molti Williams avrebbe voluto lasciare ai suoi figli. La moglie però non ci sta, ed ha iniziato una battaglia a suon di avvocati e azioni legali contro i figli del precedente matrimonio dell’attore. La posta in gioco in questione è qualcosa di molto alto, considerato il lascito dell’attore. Con la decisione di Williams d’altronde, molto soddisfatti sono gli enti benefici che vedono una nuova prospettiva di donazioni post-mortem: ciò contribuisce così ad incrementarne anche la pubblicità e la visibilità.

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