Un cast d’eccezione per “Matrimonio al sud“, il nuovo film di Paolo Costella che da pochi giorni sta spopolando nei cinema italiani. Massimo Boldi, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Debora Villa, Barbara Tabita sono solo alcuni dei protagonisti di questo film, che a prima vista potrebbe sembrare una delle classiche parodie sui rapporti nord-sud. In questa pellicola, però, oltre a sottolineare l’inevitabile contrasto territoriale, il regista vuole mettere a nudo le differenze sociali e comportamentali, che si manifestano nel diverso modo vivere dei personaggi del sud e del nord: il tutto, ovviamente, in chiave ironica e leggera.
Matrimonio al sud: il cinepanettone con Massimo Boldi
Lorenzo Colombo, interpretato da Massimo Boldi, è un “cumenda” milanese, mentre Pasquale Caprioli (Biagio Izzo), abita nel paesino campano San Valentino a Mare, fa il pizzaiolo e pensa che al nord siano tutti “polentoni”. I loro figli, Teo (Luca Peracino) e Sofia (Fatima Trotta), si conoscono in un’università di Trento e vogliono sposarsi. E poiché il matrimonio dovrà essere al sud, i Colombo si trasferiscono in “terronia” e iniziano una difficile collaborazione con i Caprioli che durerà per tutta la durata dei preparativi. Ma la disputa tra i due papà e la rivalità tra le due madri (Barbara Tabita e Debora Villa) raggiungeranno i momenti più divertenti quando l’eleganza e la sobrietà dei matrimoni “del nord”, si scontra con l’allegria, il cibo, la fantasia di quelli del Sud. A rendere ancora più simpatica questa “battaglia” Milano-Napoli, sono le presenze di Gegè (Paolo Conticini), un presentatore televisivo con una forte personalità da playboy, che cercherà di sedurre le due consuocere; il parroco non vedente (Peppe Barra); un cuoco romano (Enzo Salvi) e un cameraman dal carattere colorito (Gabriele Cirilli). Un susseguirsi di luoghi comuni, gag e pregiudizi mai volgari, ma soprattutto mai scontati; una farsa che propone personaggi che non sconfinano mai nella macchietta e nella banalità.
Massimo Boldi: “Abbiamo coniato lo slogan che per ridere non bisogna aspettare Natale”
Dai dati, emerge che negli ultimi anni gli spettatori abbiano perso interesse ai classici cinepanettoni a cui era abituato Massimo Boldi nei periodi di Natale; dal 2005, soprattutto, quando era finito il sodalizio con Christian De Sica, questa tradizione aveva perso la sua magia. Con questo film, però, sembra rinascere l’interesse dei fan e Boldi non esclude in futuro di collaborare nuovamente con la sua vecchia spalla. “Voglio ringraziare questo straordinario cast, il film si è potuto realizzare per l’amore che tutti ci hanno messo. Questo è un gruppo straordinario fatto di cinema e amore. Il mio personaggio vuole portare avanti i suoi principi, ma davanti a questi ragazzi che vogliono avere un futuro cede. Per la prima volta faccio il milanista doc, abbiamo coniato lo slogan che per ridere non bisogna aspettare Natale” – ha dichiarato Massimo Boldi in conferenza stampa.
I giudizi severi dei critici non hanno risparmiato certamente colpi; ma questo non sembra preoccupare il cast, certi della buona qualità di questo prodotto cinematografico.