Cannes 2014: Una giuria al femminile, ci sarà anche la regista Sofia Coppola

Torniamo ancora a parlare di Cannes 2014, uno degli appuntamenti più importanti del cinema che si terrà in Costa Azzurra dal 14 al 25 Maggio 2014: attesissimi i film in gara ma anche quelli nelle sezioni minori, per cui vi ricordiamo ci saranno “Le Meraviglie” di Alice Rohwacher che concorre per la Palma d’oro e il film “Incompresa” di “Asia Argento per la sezione “Un Certain Regard”. E già solo nell’annunciarvi questi titoli, ci sono ben due donne a rappresentare l’Italia.
La componente femminile però si preannuncia essere quest’anno un elemento caratteristico di questo Festival perché anche la giuria sarà molto al femminile: a presiederla c’è la regista neozelandese Jane Campion, e al suo fianco giunge ora notizia che ci sarà anche la regista americana Sofia Coppola. La figlia di Francis si è infatti ormai guadagnata un posto speciale nell’ambito della cinematografia al femminile ma anche mondiale, per aver realizzato pellicole di un certo valore ed interesse. Il suo “Lost In Traslation”, che vedeva protagonisti Scarlett Johansson e Bill Murray, si è portato a casa il Premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 2004. Chissà che per l’occasione la regista non svelerà anche qualcosa di più sul suo prossimo progetto “La Sirenetta” che dovrebbe vedere protagonista Emma Watson.

Sofia Coppola in giuria al Festival di Cannes 2014
Sofia Coppola in giuria al Festival di Cannes 2014

Accanto alla Coppola non mancano altre star di spicco internazionale, e le donne sono ancora in maggioranza: la francese Carole Bouquet, l’iraniana Leila Hatami e la sudcoreana Jeon Do-yeon. Tra i registi della componente maschile ricordiamo il danese Nicolas Winding Refn, regista di “Drive”, e il cinese Jia Zhangke. Tra le star maschili che comporranno la giuria anche Gael Garcia Bernal e Willem Dafoe, reduce dal thriller erotico di Lars Von Trier “Nymphomaniac”, insomma due grandi e importanti rappresentati del cinema internazionale.
Una giuria molto diversa da quella dell’anno scorso, perché registicamente parlando si è preferito lasciare spazio quest’anno a registi rappresentanti più della cinematografia indipendente, e meno mainstream. Un fattore importante da non sottovalutare nelle previsioni di quali film potranno aggiudicarsi la tanto agognata Palma d’Oro.

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